Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e ogni donna, nulla può compensare la sua assenza

-Pierre de Coubertin

Aces Europe per lo sport e per la salute

Pierre de Coubertin affermava:
“Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e ogni donna, nulla può compensare la sua assenza”.
I benefici dello sport per la società costituiscono un fatto innegabile, dal punto di vista sociologico, economico ed organizzativo, e molti altri.
Lo sport è un importante motore di valori umani, come ad esempio il lavoro di squadra, la tolleranza, la solidarietà e la lealtà.
Nel 2000, il Consiglio Europeo ha riconosciuto l’importanza dello sport nella società europea, e l’importanza di considerare come le politiche pubbliche debbano applicarsi a tutti i cittadini dell’Unione europea.
La Commissione Europea, attraverso il Libro Bianco sullo Sport, pubblicato nel 2007, affronta i principali problemi connessi con lo sport. Mira a fornire un orientamento strategico sul ruolo dello sport in Europa, rafforzando il dibattito su temi specifici legati ad esso e migliorare la sua importanza come motore di solidarietà tra i paesi appartenenti all’Unione Europea.
Tuttavia, non è stato così fino al 2009, con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, quando l’Unione Europea ha acquisito una competenza specifica nello sport. L’articolo 165 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) in riferimento alla politica sportiva europea è: “L’Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle loro specificità, delle sue strutture basate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa”. Inoltre, nell’articolo 6 si fa riferimento allo sport come uno dei settori in cui l’Unione Europea ha competenza a sostenere, coordinare o complementare l’azione degli Stati membri.
Il Parlamento Europeo ritiene che sia sempre più necessario per l’Unione Europea affrontare i problemi dello sport in un quadro di rispetto del principio di sussidiarietà. Consapevole che lo sport costituisce un importante fenomeno sociale e un bene pubblico, lavora in questo settore con le altre istituzioni dell’Unione Europea. Pertanto, attraverso le sue Commissioni, ha preparato una relazione sulla dimensione europea dello sport, dal titolo “Sviluppare la dimensione europea dello sport”, che mantiene la struttura del Libro Bianco, riferendosi alla funzione sociale dello sport, alla sua dimensione economica, alla sua organizzazione, oltre ad altri concetti. Il relatore è stato l’On. Roberto Pella e il sottoscritto a partecipato alla stesura del documento per la parte relativa al Volontariato Sportivo…

Cos’è ACES Europe?

è l’acronimo di European Capitals and Cities of Sport Federation. Presidente di ACES Europe è Gian Francesco Lupattelli. Dalla sua fondazione nel 1999, ACES Europe si pone l’obiettivo di promuovere lo sport tra i cittadini dell'Unione Europea, in particolare verso i bambini, gli anziani, i disabili.

Per ACES Europe lo Sport significa:

ACES Europe si rivolge ai Municipi candidati, per i titoli di Capital, Community, City o Town europei dello Sport e tale progetto si materializza in cinque obiettivi principali:

La Commissione Europea, nel Libro Bianco sullo Sport, riconosce l’attività di ACES Europe all’articolo 50: “La Commissione cercherà anche di dare maggiore visibilità dell’Europa durante gli eventi sportivi europei e sostiene l’ulteriore sviluppo dell’iniziativa Capitali Europee dello Sport.”
Per ACES Europe, l’appoggio delle Istituzioni Europee costituisce la sua più importante credenziale e presuppone una ragione in più per continuare a sviluppare tutte le attività previste per il conseguimento dei suoi obiettivi portando avanti la promozione dello sport nella società europea.
Inoltre, ACES Europe ha il sostegno di due importanti associazioni: EGFA (euro-parlamentari del Gruppo Amici di ACES) e GCE (Gruppo consultivo Europeo). Entrambi sono un supporto forte e costante nel Parlamento Europeo, garantendo la visibilità di ACES Europe presso le più alte Istituzioni Europee. Le due Associazioni sono composte e dirette da europarlamentari. Alla presidenza di EGFA attualmente è stato nominato l’eurodeputato Brando Benifei e prima di lui l’attuale Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, questo a riprova che lo sport è trasversale ad ogni ideologia politica.
Il primo titolo di “European Capital of Sport” è stato assegnato nel 2001 a Madrid.

Negli anni successivi ACES si è espansa in tutta Europa ed ogni anno assegna i seguenti titoli di:

European Capital of Sport

(una sola ogni anno in tutta Europa per città con più di 500.000 abitanti)

European Region of Sport

deve includere una Capitale o Città precedentemente già titolata (in Italia un massimo di 1 all’anno).

European City of Sport

Per città con più di 25.000 abitanti (in Italia un massimo di 4 all’anno)

European Town of Sport

Per città con meno di 25.000 abitanti (in Italia un massimo di 4 all’anno)

European Community of Sport

Unione formata da più comuni (in Italia un massimo di 2 all’anno)

European Island of Sport

(riservato alle isole)

N.B.: nell’anno in cui viene assegnato il titolo di European capital of Sport, non possono esserci nella stessa Nazione altri titoli sottoindicati. È per questo motivo che è stato scelto per il Biellese il 2023 perché nel 2024 la Capitale sarà Genova.

Inoltre, in collaborazione con l’Unesco negli ultimi due anni è stata creata anche la Capitale Mondiale dello Sport.

In Italia abbiamo avuto e avremo:

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World Capital: candidata Milano per il 2025.
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European Capital: Milano nel 2009, Torino nel 2015, Genova nel 2024 e candidata per il 2025 Napoli.
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European Region: il Piemonte nel 2022 e candidate per il 2023 la Valle d’Aosta, per il 2024 il Veneto e per il 2025 la Liguria.
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European City: tra le quali Biella nel 2014
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European Town: tra le quali Valdengo nel 2012
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European Community of Sport: tra le quali “Terra della Lana” nel 2023
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European Island of Sport

La consegna delle Bandiere ufficiali ai Comuni europei riconosciuti European City/Town/Community of Sport avviene presso Parlamento Europeo di Bruxelles, per le Città Italiane è organizzata anche una cerimonia presso il Salone d’Onore del CONI.

Importanti sinergie sono state attivate in questi anni da ACES Europe e da ACES Italia con:

• Bosch (Italia): con un progetto “Allenarsi per il Futuro” per valorizzare gli strumenti di orientamento e crescita professionale, coinvolgendo i ragazzi tra 15 e 29 anni con incontri con Atleti di valore nazionale in un confronto aperto con l’obbiettivo di allenare le transversal life skills (L’UNESCO definisce le competenze trasversali come: “Competenze che sono generalmente considerate non specificamente correlate a un particolare lavoro, compito, disciplina accademica o area di conoscenza e che possono essere utilizzate in un’ampia varietà di situazioni e contesti lavorativi) attraverso un percorso di mentoring (tuttoraggio) psicologico e di benessere. Inoltre proponendo a scuole e istituti una formazione pratica, attraverso tirocini o ore di laboratorio in azienda.

• Decathlon (Italia): con un progetto “Club & Scuole” la cui finalità è quella di permettere agli studenti delle scuole dell’obbligo di conoscere e apprendere nuove discipline sportive grazie alla collaborazione con le istituzioni scolastiche e con le Associazioni/Club specializzate in diverse discipline sportive anche mediante l’organizzazione di eventi sportivi finalizzati a promuovere i valori e i principi educativi dello sport per raggiungere alcuni dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’ONU 2030, almeno per quanto riguardano i punti:
• 3 Salute e Benessere
• 5 Parità di Genere
• 10 Ridurre le Disuguaglianze
• 11 Città e Comunità Sostenibili
• 17 Partnership per gli Obbiettivi

•UniCoop Tirreno (Italia): con un progetto di educazione al consumo consapevole, tra le cui finalità rientra anche la promozione di corretti stili di vita attraverso la sana alimentazione e la pratica al movimento e allo sport.

• Fondazione Ecosistemi (Italia): con un progetto per diffondere la conoscenza e la pratica del Green Procurement (Appalti verdi) e incentivare i Comuni ad intraprendere percorsi di sviluppo sostenibile, introdurre criteri ecologici e sociali negli acquisti, tutelare il lavoro dignitoso lungo le catene di fornitura, garantire l’equità di genere, migliorare la gestione del rischio e favorire l’eco-innovazione. Sviluppando congiuntamente progetti e attività formative per la diffusione e il sostegno dei Comuni nell’adozione di buone pratiche in campo ecologico e individuando strumenti finanziari a supporto dei Comuni relativamente all’adeguamento delle infrastrutture sportive, all’accesso agli impianti da parte dei cittadini, in particolare anziani, bambini e disabili e alle iniziative sportive.

• Esorecycling (Italia): realizza iniziative a favore dell’uomo e dell’ambiente. Partendo dalla
possibilità di recuperare e riciclare le scarpe da ginnastica, tubolari e pneumatici delle
biciclette e palline da tennis si possono realizzare pavimentazioni in gomma antitrauma per
parchi gioco, piste di atletica e playground. Coniugando l’amore per il mondo dello sport con
una consolidata competenza nel mondo dei rifiuti. La filosofia del progetto esosport si basa
sulla consapevolezza che l’ambiente è un bene da preservare e che i rifiuti possono
trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto ambientale e dare loro
una seconda vita.

 

• SytApp
• Keralty (Colombia)
• Seguros Bolivar (Colombia)
• Volkswagen (Colombia)
Media Partner (Italia):
• PrimaPress
A questi vanno aggiunti i protocolli di collaborazione con:
• Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale
• ICS Istituto di Credito Sportivo
• Sport e Salute
• CONI
• CIP
• ANCI
• Fondazione Sport City
• Panathlon International
• Regione Abruzzo
• Regione Emilia-Romagna
• Regione Liguria
• Regione Lombardia
• Regione Piemonte
• Regione Toscana
• Regione Veneto
• CONI Piemonte
• CIP Piemonte
• ANCI Piemonte
• ANCI Liguria
• Comune di Genova
• Università di Genova

l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che la promozione di stili di vita e di ambienti favorevoli alla salute richiede un approccio globale di sistema che coinvolga tutti i settori dei vari Enti che, con le loro pratiche interagiscono sui determinanti della salute, sia di natura ambientale, che organizzativa, sociale, economica e sportiva.
La stessa OMS Europe ha recentemente sviluppato delle linee guida “Policy Brief” (documento che sintetizza la conoscenza e la ricerca esistente rispetto ad una determinata politica) per supportare i Policy Maker (sono i politici e burocrati che, in vari ambiti istituzionali, con diverse competenze e responsabilità, prendono decisioni che modificano ciò che si può o è conveniente fare. In breve, con le loro decisioni (o non decisioni) determinano i nostri comportamenti e i risultati che da essi conseguono; dunque, modificano il nostro benessere. I modi nei quali possono farlo sono numerosi e variegati) a livello nazionale, regionale o locale, nell’adozione di interventi per il contrasto ai più importanti fattori di rischio delle malattie croniche quali l’alcool, il fumo e l’obesità.
E’ quindi di particolare interesse il protocollo redatto con la Regione Liguria.

In questo protocollo in cui viene evidenziata la promozione delle iniziative atte a favorire la pratica dello sport e delle attività fisico-motorie, quale strumento per il miglioramento ed il mantenimento delle condizioni psicofisiche della persona, per la tutela della salute, per la formazione educativa e lo sviluppo delle relazioni sociali, sono evidenziati i seguenti punti:
• La promozione di abitudini alimentari salutari.
• La promozione dell’attività motoria in qualsiasi forma o disciplina espressa.
• La protezione e tutela dell’ambiente.
• La diffusione della cultura della sicurezza correlata alla promozione della salute negli ambienti di vita (studio, sport, lavoro, divertimento, etc.).
• La prevenzione verso stili di vita oziosi e/o devianti soprattutto nell’età critica adolescenziale.
Inoltre, ACES Europe:
• offre attraverso il proprio sito tutte le informazioni necessarie ai Comuni
• è impegnata sul fronte della formazione dei Rappresentanti degli Enti locali, dei Manager dello sport e ai Gestori degli impianti sportivi
• a valorizzare la comunicazione multimediale dei Comuni che si sono impegnati nella realizzazione di video promozionali.
Concludendo ACES Europe è in grado di aiutare i Comuni nella realizzazione dei principi fondamentali su cui si basa la sua funzione Europea.